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Giovan Domenico Fiorentini (1747-1820).
Madonna del Rosario con i santi Giuseppe, Francesco, Gerolamo, Domenico e Caterina.
Olio su tela, 220 per 150 centimetri.

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Giovan Domenico Fiorentini (1747-1820).
Madonna del Rosario with Saints Giuseppe, Francesco, Gerolamo, Domenico and Caterina.
Oil on canvas, 220 by 150 centimeters.

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Giovan Domenico Fiorentini (1747-1820).
Madonna del Rosario con los Santos Giuseppe, Francesco, Gerolamo, Domenico y Caterina.
Óleo sobre lienzo, 220 por 150 centímetros.

ITA
Giovan Domenico Fiorentini (1747-1820).
Madonna del Rosario con i santi Giuseppe, Francesco, Gerolamo, Domenico e Caterina.
Olio su tela, 220 per 150 centimetri.
Già collocata nella cappella Bucci della collegiata di San Michele Arcangelo, la tela vi era ancora conservata nel 1971.
Restaurata nel 1998, veniva inserita nella raccolta del Museo di diocesano di Sermoneta.
Nel 1766 lo storico Pantanelli la definisce “quadro assai buono della scuola d'Andrea Sacchi”.
Federico Zeri propone come autore del dipinto il sermonetano Giovan Domenico Fiorentini.
Il pittore, trasferitosi a Roma negli anni Settanta del ‘700, lavorò nella decorazione del Collegio Germanico Ungarico intorno al 1780, realizzando sei soffitti affrescati.
Sempre a Roma, realizzò le “figure colossali” (oggi perdute) nell’abside della chiesa dei SS. Quirico e Giuditta e partecipò alla decorazione neoclassica di Palazzo Altieri fra il 1787 e il 1793.
Dopo il 1809 dipinse la decorazione napoleonica del Quirinale. Fiorentini mantenne sempre vivi i legami con la sua provincia d’origine e lo dimostra il bel dipinto con il Beato Tommaso da Cori, firmato e datato nel 1786 per la collegiata di Santa Maria della Pietà di Cori, ed altre opere significative come la Crocefissione nella chiesa di San Michele Arcangelo a Sermoneta, datata 1799.
Nella tela con la Madonna del Rosario, la Vergine dispensa a piene mani le corone ai santi che la circondano. Alcune fisionomie, come quella del San Francesco e di Santa Caterina, indicano una pittura fine ed acuta che insiste su profili sottili e gli occhi piccoli e pungenti, con effetti espressivi che volgono verso un’arguzia ingenua e garbata insieme.

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Giovan Domenico Fiorentini (1747-1820).
Madonna del Rosario with Saints Giuseppe, Francesco, Gerolamo, Domenico and Caterina.
Oil on canvas, 220 by 150 centimeters.
Already placed in the Bucci chapel of the collegiate church of San Michele Arcangelo, the canvas was still preserved there in 1971.
Restored in 1998, it was included in the collection of the Diocesan Museum of Sermoneta.
In 1766 the historian Pantanelli defined it as a "very good picture of the Andrea Sacchi school".
Federico Zeri proposes Giovan Domenico Fiorentini from Sermonet as the author of the painting.
The painter, who moved to Rome in the 1770s, worked in the decoration of the Germanic Hungarian College around 1780, creating six frescoed ceilings.
Also in Rome, he created the "colossal figures" (now lost) in the apse of the church of SS. Quirico and Giuditta and participated in the neoclassical decoration of Palazzo Altieri between 1787 and 1793.
After 1809 he painted the Napoleonic decoration of the Quirinale. Fiorentini always kept alive the ties with his province of origin and this is demonstrated by the beautiful painting with Blessed Tommaso da Cori, signed and dated in 1786 for the collegiate church of Santa Maria della Pietà in Cori, and other significant works such as the Crucifixion in church of San Michele Arcangelo in Sermoneta, dated 1799.
In the canvas with the Madonna del Rosario, the Virgin hands out the crowns to the saints who surround her. Some features, such as that of San Francesco and Santa Caterina, indicate a fine and acute painting that insists on thin profiles and small and sharp eyes, with expressive effects that turn towards a naive and polite wit at the same time.

ESP
Giovan Domenico Fiorentini (1747-1820).
Madonna del Rosario con los Santos Giuseppe, Francesco, Gerolamo, Domenico y Caterina.
Óleo sobre lienzo, 220 por 150 centímetros.
Ya colocado en la capilla Bucci de la colegiata de San Michele Arcangelo, el lienzo aún se conserva allí en 1971.
Restaurada en 1998, forma parte de la colección del Museo Diocesano de Sermoneta.
En 1766 el historiador Pantanelli lo definió como "muy buen cuadro de la escuela Andrea Sacchi".
Federico Zeri propone a Giovan Domenico Fiorentini de Sermonet como autor del cuadro.
El pintor, que se mudó a Roma en la década de 1770, trabajó en la decoración del Colegio Germánico Húngaro alrededor de 1780, creando seis techos con frescos.
También en Roma, creó las "figuras colosales" (ahora perdidas) en el ábside de la iglesia de SS. Quirico y Giuditta y participó en la decoración neoclásica del Palazzo Altieri entre 1787 y 1793.
Después de 1809 pintó la decoración napoleónica del Quirinal. Fiorentini siempre mantuvo vivos los vínculos con su provincia de origen y así lo demuestra el hermoso cuadro del Beato Tommaso da Cori, firmado y fechado en 1786 para la colegiata de Santa Maria della Pietà en Cori, y otras obras significativas como la Crucifixión. en la iglesia de San Michele Arcangelo en Sermoneta, fechada en 1799.
En el lienzo con la Virgen del Rosario, la Virgen entrega las coronas a los santos que la rodean. Algunos rasgos, como el de San Francesco y Santa Caterina, indican una pintura fina y aguda que insiste en los perfiles delgados y los ojos pequeños y agudos, con efectos expresivos que giran hacia un ingenio ingenuo y educado al mismo tiempo.